Terapia infiltrativa
Indicata nelle discopatie e radicolopatie cervicali, dorsali, lombari, nel dolore da patologia osteoarticolare, coxoartrosi, gonartrosi , artrosinoviti del ginocchio, spalla dolorosa.
La terapia infiltrativa è indicata nelle discopatie e radicolopatie cervicali, dorsali, lombari, nel dolore da patologia osteoarticolare, coxoartrosi, gonartrosi , artrosinoviti del ginocchio, spalla dolorosa (tendinopatia della cuffia dei rotatori), epicondilite, tenosinovite, sindrome del tunnel carpale, dito a scatto, artropatia dita-mano, alluce valgo...
Consistono nell'iniettare in regione periarticolare o all'interno delle articolazioni dolenti e/o sede di processi infiammatori e degenerativi, farmaci allopatici o omeopatici, a scopo antalgico o modulante il processo infiammatorio.
Il numero e la cadenza delle seduta variano oltre che dal processo patologico e dalla risposta al trattamento, anche dal tipo di farmaco utilizzato; in genere utilizzando farmaci omeopatici il numero delle sedute varia da 6-10 con cadenza bi-settimanale, mentre con i farmaci antinfiammatori e con i corticosteroidi si eseguono meno sedute con cadenza generalmente settimanale.
L'infiltrazione è seguita, previa accurata disinfezione, inserendo aghi di varia lunghezza a seconda della sede trattata, sterili monouso, successivamente si procede alla iniezione del farmaco o insieme di farmaci in modo sicuro ed accurato utilizzando siringhe monouso.
I risultati terapeutici, come anche i possibili inconvenienti ed effetti collaterali sono fondamentalmente dovuti alla tecnica infiltrativi e ai farmaci utilizzati. La procedura viene in genere ben tollerata al paziente, talora si può avvertire una temporanea sensazione di dolore transitorio, esiste anche la possibilità di un risveglio temporaneo, della sintomatologia dolorosa ("dolore risvegliato"). I rischi connessi a tale procedura sono quelli legati alla puntura (ematoma nella sede di iniezione, discromia cutanea o infezione) o reazioni vagali (sudorazione, bradicardia, ipotensione con alterazione del ritmo cardiaco fino allo scompenso). Le crisi vagali in genere transitorie si risolvono spontaneamente in pochi minuti; in caso contrario è necessario ricorrere a presidi medici-rianimatori.
Controindicazioni cliniche sono rappresentate da: gravidanza, gravi cardiopatie, infezioni-irritazioni cutanee, concomitanti patologie croniche, nei soggetti particolarmente apprensivi, psicolabili e poliallergici.
Il paziente formalizzerà l'accettazione al trattamento prescritto mediante la firma al consenso informato.