Mesoterapia
Consiste nell'iniettare nel derma attraverso aghi corti e sottili, farmaci allopatici o omeopatici.
La mesoterapia è una tecnica medica iniettiva intradermica e ipodermica che attraverso speciali aghi molto sottili e di 4-6 mm di lunghezza, stimola reazioni reflessoterapiche locoregionali e impiega prodotti farmacologici diversi a seconda della patologia da trattare, allopatici tipo antinfiammatori, miorilassanti, corticosteroidi, vasoattivi, anestetici, oppure omeopatici, sempre in dosi minime e spesso diluite in soluzione fisiologica. Si possono iniettare anche i trigger-point e i punti di agopuntura correlati. Grazie alle caratteristiche di questo tripodi trattamento, si determina un "deposito"intradermico di farmaco le cui molecole, per diffusione, vanno a interessare le sedi bersaglio direttamente e rapidamente, amplificando distrettualmente gli effetti del farmaco e limitandone quelli generali. Il meccanismo d'azione della mesoterapia è quindi duplice, reflessologico e farmacologico. La mesoterapia è indicata nelle patologie algiche, flogistiche e degenerative, articolari ed extra-articolari, contratture, spasmi muscolari, edemi e disturbi trofici localizzati come piaghe, ulcere, ecc. Utile nella cellulite e in medicina estetica.
Il numero e la cadenza delle sedute variano oltre che dal processo patologico e dalla risposta al trattamento, anche dal tipo di farmaco utilizzato; in genere utilizzando farmaci omeopatici il numero delle sedute varia da 6-10 con cadenza bi-settimanale, mentre con i farmaci antinfiammatori e con i corticosteroidi si eseguono meno sedute con cadenza generalmente settimanale.
L'infiltrazione è seguita, previa accurata disinfezione, inserendo aghi sottili e lunghi 4-6 mm a seconda della sede trattata, sterili monouso, successivamente si procede alla iniezione del farmaco o insieme di farmaci in modo sicuro ed accurato utilizzando siringhe monouso.
I risultati terapeutici sono generalmente ottimi fin dalle prime sedute. I possibili inconvenienti ed effetti collaterali sono fondamentalmente dovuti alla tecnica infiltrativi e ai farmaci utilizzati. La procedura viene in genere ben tollerata al paziente, talora si può avvertire una temporanea sensazione di dolore transitorio, esiste anche la possibilità di un risveglio temporaneo, della sintomatologia dolorosa ("dolore risvegliato"). I rischi connessi a tale procedura sono quelli legati alla puntura (ematoma nella sede di iniezione o infezione) o reazioni vagali (sudorazione, bradicardia, ipotensione con alterazione del ritmo cardiaco fino allo scompenso). Le crisi vagali in genere transitorie si risolvono spontaneamente in pochi minuti; in caso contrario è necessario ricorrere a presidi medici-rianimatori.
Controindicazioni cliniche sono rappresentate da: gravidanza, gravi cardiopatie, infezioni-irritazioni cutanee, concomitanti patologie croniche, nei soggetti particolarmente apprensivi, psicolabili e poliallergici.