Ozonoterapia
L'ozonoterapia è una metodica esclusivamente medica che trova applicazione anche nel trattamento del dolore e delle patologie flogistico-traumatiche-degenerative ad esso correlate.
La terapia iniettiva con una miscela bilanciata di ossigeno-ozono a diversa concentrazione, è indicata nelle discopatie e radicolopatie cervicali, dorsali, lombari, nella sindrome miofasciali, nel dolore da patologia osteoarticolare, coxoartrosi, gonartrosi , artrosinoviti del ginocchio, spalla dolorosa (tendinopatia della cuffia dei rotatori), sindrome del tunnel carpale, dito a scatto, artropatia dita-mano, alluce valgo. Buoni risultati in medica estetica per il trattamento della cellulite e in angiologia per il trattamento delle ulcere distrofiche.
L'infiltrazione è seguita, previa accurata disinfezione, inserendo aghi molto sottili, sterili monouso, successivamente si procede alla iniezione della miscela gassosa in modo sicuro ed accurato utilizzando apposite siringhe e filtri antibatterici garantendo un'adeguata asepsi.
Diverse le vie di somministrazione della miscela gassosa: iniezione nei fasci muscolari (conflitto discoradicolare, sindrome miofasciale,....), mediante iniezioni percutanee simmetriche paravertebrali in corrispondenza dello spazio discale interessato dall'ernia o a livello delle radici coinvolte, iniezione sottocutanea transligamentosa (tunnel carpale), iniezione sottocutanea transtendinea (dito a scatto) iniezione intra-periarticolare (gonartrosi, coxoartrosi, spalla dolorosa,...). Sono eseguite più infiltrazioni con frequenza generalmente bisettimanale, in tempi successivi sono inoltre consigliate alcune sedute di richiamo-mantenimento.
E' stato ipotizzato che il meccanismo di infiltrazione con ossigeno-ozono realizzi un'azione metabolica locale con conseguente azione decontratturante e trofica, riduzione del dolore e dell'infiammazione con buona efficacia terapeutica (75-80%). A volte il trattamento con ossigeno-ozono può essere preceduto (nella stessa seduta e nella sede algica), da iniezione di anestetico e se del caso da mesoterapia o infiltrazione con farmaci antinfiammatori o corticosteroidi o omeopatici.
La procedura viene in genere ben tollerata al paziente, talora si può avvertire una temporanea sensazione di pesantezza o un dolore urente (bruciore) transitorio, esiste anche la possibilità di un risveglio temporaneo, in genere per pochi minuti, della sintomatologia dolorosa ("dolore risvegliato"). I rischi connessi a tale procedura sono quelli legati alla puntura (ematoma nella sede di iniezione o infezione) o reazioni vagali (sudorazione, bradicardia, ipotensione con alterazione del ritmo cardiaco fino allo scompenso). Le crisi vagali in genere transitorie si risolvono spontaneamente in pochi minuti; in caso contrario è necessario ricorrere a presidi medici-rianimatori.
Il numero delle sedute può variare da 4-5 a 10-15 con cadenza bi o settimanale a seconda della patologia.
Controindicazioni cliniche sono rappresentate da: gravidanza, ipertiroidismo, fauvismo, gravi infarti o empatie, grave ipertensione arteriosa.
Il paziente formalizzerà l'assenso al trattamento prescritto mediante la firma al consenso informato.